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Google scopre che le competenze in ambito STEM non sono le più importanti

This article originally appeared on Michigan Future Inc.

Ottimo articolo del Washington Post su una ricerca condotta da Google in merito alle competenze più rilevanti per il successo dei propri dipendenti. Grande sorpresa: non sono le competente in ambito STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica). Scrive il Washington Post: 

“Sergey Brin e Larry Page, entrambi brillanti informatici, hanno fondato la loro compagnia basandosi sulla convinzione che la tecnologia può essere compresa solo da chi ha competenze nel settore. Google inizialmente aveva impostato i suoi algoritmi per le assunzioni in modo da favorire gli studenti di informatica con i migliori voti dalle università più rinomate in campo scientifico.

Nel 2013, Google ha deciso di testare le ipotesi su cui basava i propri criteri di impiego, elaborando i dati relativi ad assunzioni, licenziamenti e promozioni accumulati a partire dalla costituzione della società nel 1998. Il progetto Oxygen ha provocato grande shock, concludendo che tra le otto più importanti qualità possedute dai migliori dipendenti di Google le competenze STEM figurano all'ultimo posto. Le prime sette caratteristiche per avere successo all’interno di Google sono tutte soft skill: saper insegnare e motivare; essere in grado di comunicare e ascoltare efficacemente; intuire le prospettive altrui (inclusi i valori e i punti di vista degli altri); essere empatici e di supporto verso i propri colleghi; saper pensare in modo critico e da problem solver; ed essere capace di effettuare collegamenti tra idee complesse.

Questi tratti sembrano più quelli che si possono acquisire con una laurea in Lettere o in campo teatrale, piuttosto che diventando programmatore. Potrebbe essere che i migliori tra i dipendenti di Google abbiano avuto successo a prescindere dalla loro formazione tecnica, anziché in ragione di questa? Dopo aver chiesto ad antropologi ed etnografi di analizzare ulteriormente i dati, l’azienda ha ampliato I propri criteri di assunzione fino a includere laureati in discipline umanistiche, artistiche e persino con un MBA, che Brin e Page guardavano inizialmente con disprezzo”.

Tutto ciò è naturalmente coerente con i risultati della Partnership for 21st Century Learning che descrive le competenze base per il successo lavorativo come le 4C: collaborazione, comunicazione, capacità di pensiero critico e creatività. E con quelli del libro Becoming Brilliant, che aggiunge alle precedenti anche soddisfazione e autostima. 

È inoltre in linea con il lavoro sul valore delle arti umanistiche condotto dal giornalista Anders nel suo libro You Can Do Anything e in un articolo di Forbes intitolato That Useless Liberal Arts Degree Has Become Tech’s Hottest Ticket

Siamo ben oltre il punto in cui policymakers e business leader dovrebbero smettere di dire ai giovani che se non ottengono una laurea nelle aree STEM possono anche risparmiarsi gli anni di studio. Semplicemente non sarebbe corretto. Bisogna invece iniziare a dire ai giovani che le competenze fondamentali – come Google ha scoperto – non sono competenze ristrette al futuro ambito di occupazione, ma sono piuttosto competenze legate alla loro capacità di lavorare con gli altri, pensare in modo critico e continuare ad apprendere. Il tipo di competenze che vengono meglio apprese con una formazione in discipline umanistiche.

Il Washington Post conclude:

"Nessuno studente dovrebbe essere dissuaso dal laurearsi in un’area di studi che lo appassiona sulla base della falsa idea di quello che serve per avere successo. Ampie capacità di apprendimento  sono la chiave per carriere a lungo termine, soddisfacenti e proficue. Ciò che permette di prosperare in un mondo in cambiamento non è la fisica nucleare. Potrebbero benissimo essere le scienze sociali e, sì, anche le discipline umanistiche o le arti che contribuiscono non a renderti semplice forza lavoro bensì a prepararti al mondo”.

Esattamente.

 

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Ashoka insight

Questo articolo è stato tradotto da Ashoka Italia. 

Anche noi di Ashoka crediamo che nel mondo di oggi, in continua evoluzione, le competenze fondamentali a cui formare i giovani siano empatia, leadership collaborativa, lavoro di gruppo fluido e aperto e spirito d’iniziativa. 


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