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Made in carcere
Source: Italia che cambia

Luciana delle Donne di Made in carcere: “L’economia del futuro è donarsi al prossimo”

This article originally appeared on Italia che cambia

«Dedico questo grandissimo progetto a mia madre, che non c’è più, ma che ha insegnato a vivere con generosità, con un senso dell’ironia e con una leggerezza che noi figli ci siamo portati dietro e che stiamo trasferendo a tutti quanti. Lei è la mamma di tutto questo progetto e sono felicissima di averla incontrata e di aver vissuto con lei quasi sessant’anni».

Conosciamo da anni Luciana delle Donne: l’abbiamo incontrata di nuovo il 4 dicembre 2021 a Torino, in occasione dell’Ashoka Changemaker Summit. Il suo carattere vulcanico, istrionico e trascinatore è stavolta velato dalla tristezza: da poche settimane la sua mamma non è più tra noi.

Ovunque sia, può però essere orgogliosa di sua figlia (che non si perde mai d’animo): il suo progetto Made in carcere, nato nel 2007 per dare una seconda opportunità alle donne detenute, procede a gonfie vele. E grazie al recupero dei tessuti di scarto per produrre i propri capi, si pone sempre più come uno dei progetti simbolo dell’economia circolare che tiene a cuore anche la sostenibilità umana. 

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