
Serve una nuova narrazione del cambiamento
Intervista a Luca Solesin Perché dovrebbe cambiare il sistema educativo italiano? Si stanno creando nuove disuguaglianze che non sono legate solo al contesto familiare, al reddito o al luogo di nascita, ma sono date anche dalle competenze che si riescono a sviluppare nel proprio percorso educativo e di apprendimento. Si tratta di quelle competenze che ci permettono di navigare nella complessità, di gestire il cambiamento costante che al giorno d’oggi dobbiamo affrontare e che vanno ben oltre la capacità di saper tradurre perfettamente il greco o il latino. Quello di cui il sistema educativo ha bisogno quindi è un cambio di paradigma, necessario se vogliamo evitare che si crei questo spartiacque da un punto di vista sociale. Il sistema scolastico italiano infatti è molto rigido, mentre c’è bisogno di un nuovo approccio che fornisca a questi giovani le capacità necessarie per sentirsi protagonisti e, di fronte a una situazione complessa, essere in grado di scegliere e di chiedersi che cosa possono fare, senza adeguarsi automaticamente, dicendosi che non ci possono fare nulla. Serve quindi anche una nuova narrazione che abiliti il cambiamento, che porti un messaggio che smonti i preconcetti e che riconosca che il cambiamento è possibile.