Curated Story
Tosolini
Source: La repubblica

Il preside Tosolini va in pensione. Il saluto commosso del liceo Bertolucci di Parma

This article originally appeared on La Repubblica

Nel 2017, sotto la guida di Tosolini, il Liceo Attilio Bertolucci di Parma è entrato a fare parte della rete di scuole changemaker di Ashoka. 
In questi anni di relazione, grazie a un approccio di piena apertura al territori e alla comunità, Aluisi Tosolini è stato un punto di riferimento nel sostegno alle scuole italiane e nella diffusione di un modello di scuola innovativo e abilitante il cambiamento. Siamo grati per il supporto, consapevoli che la collaborazione proseguirà oltre al ruolo istituzionale.

Uno dei dirigenti scolastici più conosciuti e stimati lascia l'incarico. "Grazie per aver fatto fiorire il potenziale di ciascuno, rendendolo partecipe di questo entusiasmante viaggio". E cita Conrad: "È sicuramente una gran cosa aver guidato un pugno di uomini e donne degni di eterna stima"

Una festa di sguardi, parole e sorrisi quella che ha coinvolto stamattina alunni, docenti, personale e genitori del liceo Attilio Bertolucci, uniti nel rituale saluto agli studenti delle classi quinte e, quest’anno, anche nel saluto emozionato ed emozionante al dirigente Aluisi Tosolini, che, dopo avere guidato fin dalla sua nascita l’istituto, innervandone di senso, pensiero e passione profondamente l’animo, per un bene che non può essere tale se non è comune, dopo una importante carriera lascia la scuola per andare in pensione, a partire dal 1 settembre.

Come cinque anni fa al momento del loro ingresso al liceo, così oggi gli studenti che si apprestano a dare l’esame di Stato sono stati chiamati per nome dal preside che ha consegnato loro un dono simbolico.

Una comunità è fatta anche di riti e di simboli – come ha osservato Tosolini in apertura della cerimonia che si è tenuta nel cortile della scuola – ed un valore rituale di passaggio lo ha avuto nel 2017 il momento di accoglienza attraverso il quale "ciascun alunno si è sentito chiamare per nome, entrando nella scuola che gli era stata presentata come casa in cui diventare grandi, capaci di promuovere la propria crescita umana, culturale e sociale".

Continua a leggere